PalCap System
Istruttrice Mirella
Personal Trainer
Personal Trainer Carlo
Corso Pilates e O.m.A Martedì-Giovedì
      17/5/2024 ::  Index ::  Home ::  Corsi ::  PalCap Pedana Vibrante kg al mese
:: Carlo :: Mirella bela berto
berto
PALCAP SYSTEM - STILE DI VITA
Stile di vita .

Faccio capire al mio cliente che in linea di massima deve rispettare il bioritmo ormonale circardiano, assecondandolo con alimentazione appropriata e pasti regolari consoni al suo biotipo, allenamento che, nel suo caso, è meglio svolgerlo al mattino per contrastare l’innalzamento del cortisolo e avere all’incirca otto ore di riposo.

Abbiamo valutato insieme la sua situazione: paramorfismo, stile di vita, alimentazione non adeguata, delle aggravanti cui può andare incontro e della necessità di tempo che ci vuole per rimettersi in carreggiata, stimato in 18 mesi, programma che studierò.
In primo luogo gli faccio presente che sarebbe il caso di fare una esplorazione metabolica funzionale per vedere la sua situazione in modo da stilare una dieta, un programma dall’allenamento e un programma d’aerobica.

Gli faccio presente che userò lo sfingomanometro per avvalermi delle sue condizioni cardiache e di recupero all’esercizio; il tutto sarà registrato su di un’apposita tabella.
Le misurazioni della pressione sanguinea e dei battiti cardiaci verranno eseguite nella seguente maniera: 1) a riposo, 2) tre minuti dopo l’inizio dell’esercizio aerobico intenso, 3) tre minuti a fine seduta, uguale per alcuni esercizi isotonici (panca, pressa, rematore).
Ogni 2 mesi faremo una misurazione antropometrica per constatare la sua percentuale adiposa e ricalcolare il metabolismo basale procedendo ad una dieta consona.

TABELLA ESPLORATIVA METABOLICO FUNZIONALE

VALORI MORFOLOGICI BIMESTRALI

PARAMETRI D'INGRESSO ALLENAMENTO


Biotipo Androide Clavicolare.

Il mio cliente dall’anamnesi risulta essere un’androide: il rapporto tra circonferenza vita e circonferenza del bacino risulta superiore a 0.91, accusa una cifosi dorso cervicale con iperlordosi denunciando saltuariamente dolori nella regione lombare. Andiamo ad analizzare.

L’androide di regola è un iperlipogenetico: costruisce molto grasso, con sregolazione asse ipotalamo corticosurrene, ipersulinismo da adeguamento funzionale.
Il cortisolo alza la glicemia e stimola l’insulina; l’alterazione del metabolismo glucidico e lipidico indica l’evoluzione severa di possibili complicanze: dislipidemia, diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari.
Infatti dalla misurazione della pliche registro la localizzazione di un surplus di adipe nella regione scapolare e ombelicale.

Procedo con una dieta ipocalorica ma distribuita in maniera da preferire l’assunzione proteica e ipoglucidica alla mattina e viceversa alla sera, cercando di contrastare la sua ipercortisolemia sfruttando l’assunzione dei carboidraiti dopo le 17 quando la fase circardiana del cortisolo è in calo notevole.
Quindi pure l’allenamento dovrà essere fatto in fase di picco giornaliera di produzione endogena di cortisolo: alla mattina verso le dieci per contrastarne la produzione infatti:
ORE 6-7.30     testosterone
ORE 10           cortisolo
ORE 13           insulina
ORE I4            T3-T4
ORE 17.30     II°picco di testosterone
Notte                GH
Paramorfismo.

Il mio cliente accusa dei paramorfismi: un’anomalia nell’ assetto delle articolazioni, questo oltre ad avere non solo un risvolto estetico, determina compressioni a livello di cartilagini, dei dischi vertebrali, tensioni non fisiologiche sui legamenti che nel tempo degenerano in problemi altrosici, respiratori e digestivi; modeste alterazioni della forma corporea funzionali ma non strutturali che possono essere corrette con adeguati esercizi. CIFOSI DORSALE: questo paramorfismo consiste in una accentuazione della normale curvatura dorsale del rachide, può essere:

Posturale: originata da un comportamento rilassato, dalle spalle pendule ed incurvate in avanti, dalla ipotonia dei muscoli dorsali, scapolari e paravertebrali.

Osteocondrosi:
causata da progressivo incurvamento del dorso per sofferenza delle cartilagini intervertebrali che tendono a deformare lievemente a cuneo anteriore i metameri, a volte si può associare a lordosi di compenso (probabile caso del mio cliente).

Osteoporosi
: originata da progressiva perdita di calcio, perdita di robustezza ed elasticità del’osso, che tende a diventare fragile, inconsistente e facilmente incline ad assumere atteggiamenti errati a causa dell’età, della menopausa ( la fine della fertilità femminile).

LORDOSI: è una curvatura ventrale, convessa della colonna vertebrale nel tratto lombare e cervicale. E’ altresì una accentuazione della curvatura fisiologica del tratto lombare.
Tale alterazione si può riscontrare anche a carico del tratto dorsale, se compensa ad una cifosi cervicale o lombare.

LOMBALGIA: quando si parla di lombalgia si parla di un processo doloroso a carico della parte bassa della schiena corrispondente sullo scheletro alle vertebre lombari.
Anatomia del Rachide.

Anatomia del rachide:
la colonna vertebrale è composta da 7 vertebre cervicali, 12 dorsali, 5 lombari , 5 sacrali (fuse tra loro), e un numero che varia da 2 a 5 coccigee (anche queste fuse in un unico osso).
La schiena presenta delle curve, che le conferiscono elasticità e resistenza.

Queste sono: la lordosi cervicale (le vertebre sono "infossate" in avanti), la cifosi dorsale (vertebre che protendono indietro) e la lordosi cervicale (vedi foto). Quindi, alla lastra, un uomo di fianco appare come una "S"

Due vertebre sono unite tra di loro tramite due punti di contatto: le faccette articolari (vedi foto) e il disco intervertebrale. Inoltre le vertebre sono solidarizzate tra loro da legamenti che percorrono tutta la colonna in tutta la sua lunghezza.
Il disco intervertebrale ha al suo interno una "pallina", chiamata nucleo polposo, circondata da un anello chiamato "anello fibroso".
Le due vertebre si possono così muovere come due fogli di cartoncino con interposta una pallina.
Il tratto lombare e quello cervicale,essendo i più mobili,sono quelli più comunemente colpiti da patologie.

Lombalgia.

La lombalgia è una patologia molto frequente: la maggioranza delle persone ha avuto nella sua vita almeno un episodio di lombalgia. Questa può insorgere in modo acuto o cronico.
I sintomi obbiettivi sono: dolore nella parte bassa della schiena, spontaneo e accentuato dai movimenti; contrattura delle masse muscolari della zona lombare; rigidità del tronco.
Squat, stacchi, panca e addominali, se non fatti correttamente, sono assai pericolosi per la schiena, in quanto essa viene sovraccaricata e sollecitata in posizioni estreme .

Questo può portare all 'insorgere improvviso del dolore durante un esercizio, oppure al graduale instaurarsi di una sindrome lombalgica.
La lombalgia, se non "curata" può degenerare in "lombosciatalgia", soprattutto nelle persone meno giovani: il nucleo polposo del disco, per le continue sollecitazioni, comincia ad uscire facendosi strada attraverso l'anello. Si parla di "protusione discale".
Il disco, quando esce dalla sua sede, può comprimere le radici dei nervi , provocando dolore e formicolii lungo la faccia posteriore della gamba.
La fase finale è rappresentata dall'ernia, nella quale il disco è uscito e ha compresso la radice al punto di arrivare a paralizzare i muscoli del piede. Come prevenire dunque l'instaurarsi di una sindrome lombalgica? In palestra: attenzione agli esercizi sopra citati. Usate la cintura se necessario, o fatevi controllare l'esecuzione da un istruttore.

Se nell'eseguire l'esercizio sentite dolori alla schiena rivedete la vostra posizione.
Gli esercizi per gli addominali tendono ad inarcare pericolosamente la schiena: spesso è sufficiente piegare le gambe e portarle verso il petto per scaricare il tratto lombare.

Stessa cosa per la panca: non tenete i piedi piantati per terra perché sicuramente finirete per inarcarvi nelle ultime ripetizioni, e la schiena non gradirà questa cosa.
Ma non solo la palestra contribuisce all'insorgere, o meglio al progredire, della patologia.

Durante la vita quotidiana spesso assumiamo posizioni e facciamo movimenti che non fanno altro che sovraccaricare ulteriormente il nostro povero tratto lombare.

Qui vediamo delle semplici regole da tenere in alcune situazioni e che possono prevenire. La comparsa della lombalgia:
non state in piedi con la schiena in iperlordosi (pancia in fuori) e le ginocchia iperestese,in quanto ciò concentra il peso del corpo sulla parte bassa della schiena se dovete stare in piedi per lungo tempo, appoggiate un piede su di uno sgabello per tenere dritta ed appiattita la parte bassa della schiena.

Nella posizione seduta tenete le spalle erette e appiattite la zona bassa della schienaPeso in Kg a cui è sottoposto il terzo disco lombare in alcune posizioni comuni.Non sollevate mai nulla di pesante con le gambe dritte e flettendo la schiena, ma piegate le ginocchia in modo da evitare tensioni nella zona lombare che sovraccaricano i dischi.

Queste norme, da seguire in palestra e fuori, sono per lo più sufficenti a prevenire infortuni o sindromi dolorose a carico della schiena. Se invece la lombalgia si è già insediata, o semplicemente tendete a soffrire di mal di schiena, questi esercizi fatti 3-4 volte alla settimana ripristinano la corretta postura del rachide
Importante: durante la fase acuta molte persone assumono farmaci antinfiammatori e miorilassanti, sottovalutando l'importanza degli esercizi, che contrariamente alle medicine, non danno sollievo immediato.
La lombalgia si instaura col movimento e col movimento va corretta.

I soli farmaci, per quanto giovamento possano dare, non bastano.
In caso di lombalgia molto acuta o molto dolorosa, rimandare l'inizio della ginnastica posturale di 3-4 giorni.
retroversione del bacino: espirate (fuori l'aria) lentamente appiattendo il tratto lombare contro il piano d'appoggio (contraendo gli addominali). Inspirate durante il rilasciamento.
autoallungamento: appiattite il tratto lombare, allungate il collo e retraete il mento verso il torace espirando. Mantenere per 5 secondi l'allungamento e poi rilasciare inspirando.

rilassamento:afferrate le ginocchia con le mani portandole il più vicino possibile al petto espirando e flettendo contemporaneamente il capo in avanti. Rilasciate e tornate nella posizione iniziale inspirando. Può essere eseguito sia a gambe alternate sia con tutte e due le gambe contemporaneamente.
NB evitare in caso di sospetta o iniziale ernia discale. Mobilizzazione della colonna partendo a gatto spingete verso l'alto il tratto dorsale flettendo il capo ed espirando; poi, al contrario, rilasciate la colonna ed estendete il capo inspirando.
autoallungamento: dalla posizione in ginocchio seduti sui talloni allungatevi in avanti scivolando sulle mani mantenendo alcuni secondi questa posizione. Ritornare su lentamente.

retroversione del bacino in posizione eretta: in piedi contro il muro, ginocchia leggermente flesse, piedi a circa 15 cm dal muro, aderite con la regione lombare e tutta la schiena alla parete, contraendo i glutei e gli addominali Un'ultima cosa importante va aggiunta. Nella rieducazione posturale del rachide non bisogna dimenticare lo stretching di due gruppi muscolari delle gambe, in quanto questi ultimi si inseriscono proprio sulle vertebre lombari. Una loro contrattura provoca squilibrio a tutto il rachide. I due gruppi muscolari da "stretchare" sono: 1 i flessori d'anca (ileo psoas) 2 i flessori del ginocchio (bicipite femorale, semimembranoso e semitendinoso)Stretching ileo-psoas
Stretching ischio-crurali:una volta in questa posizione stendete il ginocchio finchè non sentite tirare la coscia dietro.
Pt Capacci Carlo 346.69.52.659 - e-mail: carlo@newbodyinn.it
Palestra New Body Inn © 2013 Settembre :: login :: Contatti :: Personal Trainer :: Pedana vibrante :: Index