PalCap System
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Personal Trainer
Personal Trainer Carlo
Corso Pilates e O.m.A Martedì-Giovedì
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PALCAP SYSTEM - SOCCORSO
Primi elementi di pronto soccorso.

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Non spostate una persona ferita, specialmente se le ferite sono state causate da una caduta, da uno scontro o da altro incidente, se ciò non è assolutamente necessario per evitarle un ulteriore pericolo.

Non giratela e non maneggiatela; non sollevatela, né tiratela fuori da un’automobile danneggiata; non l’esortate ad alzarsi. Se ha riportato lesioni interne o fratture della colonna vertebrale, un movimento non necessario potrebbe ucciderla o paralizzarla.
Se siete costretti a spostarla,

Agite rapidamente se l’infortunato ha una forte emorragia, se ha ingerito un veleno o se ha cessato di respirare per annegamento, avvelenamento da gas o shock da folgorazione.
Ogni secondo è importante.

Una persona, per esempio, può morire tre minuti dopo che ha cessato di respirare, se non le viene praticata la respirazione artificiale.
Poiché le circostanze in cui è questione di vita o di morte sono rare, nella maggior parte dei casi potete cominciare il pronto soccorso con questa prima misura: tenete il paziente sdraiato e tranquillo.

Se ha vomitato, e non c’è pericolo che abbia fratture del collo, girategli da un lato la testa per prevenire l’eventuale soffocamento o fategli assumere la posizione laterale di sicurezza. Tenetelo caldo con coperte o indumenti, ma non copritelo troppo e non servitevi di calore artificiale.
Chiedete l’aiuto di un medico.

Se possibile mandate qualcuno a chiamare un dottore o l’ambulanza mentre voi eseguite le prime cure.
Il medico deve essere informato della natura dell’incidente e dirà che cosa si deve fare in attesa del suo arrivo.
Esaminate l’infortunato con prudenza.

Tagliate i vestiti, se è necessario, per evitargli movimenti o maggior dolore.
Non togliete indumenti dalle parti del corpo ustionate. Rassicurate l’infortunato e rimanete calmi voi stessi. La vostra calma può convincerlo che tutto procede a dovere.

Questa convinzione può ridurre l’ansia e affrettare un miglioramento.
Aspettatevi sempre lo shock e siate pronti a combatterlo.

Non forzate una persona parzialmente cosciente o incosciente a bere: i liquidi potrebbero entrarle nella trachea e soffocarla.

Non cercate di far riavere una persona svenuta schiaffeggiandola, scuotendola o gridando (a meno che non siate assolutamente sicuri di trovarvi in presenza di una crisi isterica).
Non date bevande alcoliche come primo soccorso.


Osservate il petto del paziente. Se egli non respira - per annegamento, shock, folgorazione, vapori chimici o asfissia, o per qualsiasi causa - eseguite la respirazione bocca a bocca Agite con prontezza. Attenzione: assicuratevi anzitutto della incolumità vostra e del paziente.
La respirazione bocca a bocca può essere pericolosa per il soccorritore in caso di sostanze velenose .(acido cloridrico, ammoniaca, biossido di zolfo, acido nitrico).
In questi casi è possibile da parte di esperti praticare la respirazione con apparecchi speciali Osservate il petto del paziente. Se egli non respira eseguite la respirazione bocca a bocca Agite con prontezza. Attenzione: assicuratevi anzitutto della incolumità vostra e del paziente.
Può essere pericolosa per il soccorritore in caso di sostanze velenose. In questi casi è possibile da parte di esperti praticare la respirazione con apparecchi speciali.
In caso di folgorazione, assicuratevi prima che il contatto della vittima con la corrente elettrica sia interrotto. Se sono presenti gas o fumo, portate l’infortunato all’aperto.Se il paziente non respira e siete da soli, allontanatevi per chiamare i soccorsi. Se il paziente non respira, siete da soli, ma la causa probabile è un trauma, l'annegamento, l'ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo, un'intossicazione, allora eseguite le manovre di rianimazione per 1 minuto e allontanatevi per chiamare i soccorsi. Appoggiate fortemente la bocca su quella dell’infortunato, chiudetegli il naso, e soffiate con forza sufficiente a fargli sollevare il petto. Se si tratta di un bambino, soffiategli contemporaneamente nella bocca e nel naso.
Scostate la bocca e ascoltate per sentire il soffio dell’aria esalata. Ripetete il procedimento. Se non c’è esalazione d’aria, ricontrollate la posizione della testa e della mandibola. La lingua dell’infortunato potrebbe impedire il passaggio dell’aria. Provate di nuovo.

Se non ottenete alcun risultato, girate su un fianco l’infortunato e percuotetelo energicamente alcune volte tra le scapole per smuovere dalla gola un corpo estraneo.
Se si tratta di un bambino, tenetelo per qualche momento a testa in giù, poggiandovelo su un braccio o sulle ginocchia e dategli qualche colpo tra le scapole.
Pulitegli bene la bocca.
Riprendete la respirazione bocca a bocca.
Soffiate per 1,5-2 secondi, possibilmente osservando con la coda dell'occhio il movimento del torace.
Quindi, allontanate la vostra bocca da quella della vittima: l'aria uscirà da sè. Un ciclo insufflazione-respirazione corretto dura più o meno 3 secondi. Se preferite mettete un fazzoletto sulla bocca della vittima e
soffiate attraverso il fazzoletto ma sappiate che questo sistema non riduce il rischio di contrarre infezioni. Non smettete finché l’infortunato non comincia a respirare spontaneamente! Ricordatevi sempre di controllare la presenza del battito cardiaco: una leggera pressione delle dita sul collo dell’infortunato permette di rilevare la presenza del polso carotideo, ossia l’impulso trasmesso dal battito del cuore. In caso di assenza del battito (polso), la respirazione artificiale va abbinata col massaggio cardiaco. Dovete praticare 2 ventilazioni e 15 compressioni del torace. Quando rinviene non lasciatelo alzare. Tutto il corpo, cuore compreso, è impoverito di ossigeno e se la vittima si alza troppo presto, insorge il rischio di un grave collasso.
Ponete coperte e indumenti sotto e sopra l’infortunato per riscaldarlo.Mettetelo in posizione di sicurezza

Adagiate il paziente in terra, su di una superficie rigida.
Chiamate o, meglio, fate chiamare da altri i soccorsi.
Cercate di richiamare l'attenzione della vittima chiamandola a voce alta.
Evitate di percuoterla e di schiaffeggiarla.
L’esistenza di un arresto cardiorespiratorio può essere verificata velocemente rilevando questi segni: l’assenza dei movimenti del torace e dell’addome superiore; ponendo il proprio orecchio sulla bocca e sul naso del paziente per accertare l’assenza di ogni flusso d’aria; palpando i polsi arteriosi.
Iniziate la respirazione bocca a bocca.
Dopo le prime insufflazioni d'aria controllate subito, per non più di 10 secondi, la presenza di segni di attività circolatoria.
Se siete stati addestrati a farlo potete ricercare il battito cardiaco palpando il polso carotideo.
Eseguite la palpazione del polso carotideo appoggiando il secondo e terzo dito della mano sul collo, lateralmente al pomo d’Adamo.
Premete delicatamente e palpate con i polpastrelli, non con la punta delle dita.
Se non sono presenti i segni di circolazione, non si riesce a rilevare il polso carotideo o non si è sicuri, allora iniziate il massaggio cardiaco.
Mettetevi lateralmente al paziente e appoggiate il palmo della mano sulla parte centrale del torace, nella sua metà inferiore.
Quindi poggiate il palmo dell’altra mano sul dorso della prima e, con le braccia distese e le spalle in posizione perpendicolare al torace del paziente, premete decisamente verso il basso in direzione della colonna vertebrale in modo da ottenere, in un individuo adulto, una escursione di 4-5 cm.

Sospendete bruscamente la compressione, permettendo al torace di riespandersi, ma non staccate le mani per non perdere la posizione e per evitare rimbalzi.
6Per effettuare un massaggio efficace è indispensabile evitare un comportamento concitato: effettuate le manovre energicamente e senza incertezze, praticando circa 100 compressioni del torace ogni minuto.Nelle fasi iniziali potete mantenere il ritmo contando a voce alta. Ricordatevi di mantenere correttamente la posizione in modo tale da utilizzare il vostro peso, e non i vostri muscoli, altrimenti correrete il rischio di stancarvi velocemente e di rendere inefficace il massaggio.
Il massaggio cardiaco, con la compressione del torace, determina sempre una certa ventilazione polmonare ma con volumi di aria insufficienti ad ossigenare adeguatamente il sangue. Dovete pertanto continuare ad eseguire anche la respirazione bocca a bocca. Praticate 2 ventilazioni in rapida sequenza (quattro secondi) e 15 compressioni del torace - rapporto 2:15.Se siete in due, il rapporto ventilazioni/compressioni è sempre di 2:15. Disponetevi ai lati del paziente e alternatevi mantenendo il ritmo quando siete stanchi. Ricordatevi di controllare la comparsa di segni di circolo ogni minuto circa. Quando il paziente rinviene non lasciatelo alzare.Tutto il corpo, cuore compreso, è impoverito di ossigeno e se la vittima si alza troppo presto, insorge il rischio di un grave collasso.
Ponete coperte e indumenti sotto e sopra l’infortunato per riscaldarlo. Mettetelo in posizione di sicurezza.

Se dovete assistere un individuo incosciente o parzialmente cosciente fategli assumere la posizione laterale di sicurezza.
Assicuratevi, però, che il respiro e il battito del cuore siano presenti e regolari e che non ci sia il sospetto di fratture.
La posizione su un fianco, con la testa in estensione, permette al paziente di respirare senza correre il pericolo di una ostruzione dovuta al rilasciamento della lingua o al vomito. Deve essere raggiunta senza provocare torsioni del capo sull’asse longitudinale della colonna.
Inginocchiatevi a fianco dell’infortunato e slacciategli gli indumenti.
Liberategli la bocca da qualsiasi cosa vi sia contenuta: protesi dentaria, materiali organici, ecc.
Estendete la testa. Mettete l’arto superiore del vostro stesso lato lungo il corpo.
Piegate il gomito dell’arto superiore opposto in modo tale che avambraccio e mano risultino appoggiati sul torace del paziente.
Piegate il ginocchio dell’arto inferiore del vostro stesso lato.
Afferrate contemporaneamente la spalla e il bacino dal lato opposto al vostro e ruotate l’infortunato in avanti. Se potete essere aiutati da un altro soccorritore, fategli tenere la testa durante la rotazione per evitare movimenti inopportuni sul collo.
Quindi, il braccio a contatto con il terreno può restare allungato sotto il corpo; il braccio piegato al gomito presenta la mano a contatto con il terreno e sotto la testa.
Mettete sotto la testa dell’infortunato un indumento, stoffa, carta, plastica o qualsiasi materiale flessibile a disposizione in modo tale da poter allontanare facilmente il materiale organico eventualmente defluito dalla bocca.

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