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PERSONAL TRAINER - AMINOACIDI
Gli aminoacidi.

Sono dei componenti organici azotati costituenti le unità strutturali delle proteine.
La medicina, grazie alle recenti scoperte sulle loro proprietà, ha messo in luce, attraverso gli stessi, un prezioso potenziale terapeutico, che contribuisce a migliorare la nostra efficienzafisica.
Queste sostanze esplicano un ruolo importantissimo e la loro assenza nel nostro organismo ha un’importanza tale, da poter compromettere in taluni casi la stessa esistenza.

Sapere quale è il giusto fabbisogno di amminoacidi per il nostro organismo aiuta a prevenire, e in taluni casi, a risolvere numerosi disturbi di tipo fisico e psichico, quali ad esempio: ipertensione, insonnia, depressione ecc. I complessi meccanismi di interazione con altre sostanze e fra loro, ed il complesso biochimismo con il quale agiscono, sono tali, per cui è bene vigilare sulla loro fonte di provenienza e purezza.
Si suddividono in essenziali e non essenziali, seppur questa suddivisione, date le complesse caratteristiche e proprietà di cui sono dotate queste sostanze, sia limitante.

Gli essenziali non essendo prodotti dal nostro organismo devono essere assunti con l’alimentazione, i non essenziali vengono sintetizzati all’interno dal nostro organismo.
Un’altra classificazione è data dalla loro conformazione “L” levogira che è la migliore, e “D” destrogira, forma questa mai trovata in proteine naturali, particolarmente diffusa nei glicopeptidi o in altre sostanze a basso peso molecolare.

Arginina.

Arginina Fondamentale per la produzione di collagene, elastina, insulina ed emoglobina, é una sostanza glicogena (può trasformarsi in zucchero).Partecipa all’importante ciclo di trasformazione dell’ammoniaca in ornitina ed urea, elimina così dal nostro organismo questo pericoloso prodotto di demolizione del metabolismo delle proteine.L’ottanta per cento del liquido seminale contiene questo amminoacido, per cui si ritiene indispensabile nei casi di sterilità e come agente disintossicante.

Lisina Fra gli amminoacidi più importanti, contribuisce alla formazione di anticorpi, indispensabile per la crescita, favorisce la concentrazione ed è importante per il metabolismo dei grassi.
Isoleucina È importante per la formazione di emoglobina, è utile nelle malattie croniche.
Leucina Come la isoleucina è indispensabile per la formazione di emoglobina, l’assunzione di questa viene fatta di norma assieme alla isoleucina ed alla valina.
Sarebbe opportuno associare a queste della vitamina B3 in quanto, in caso di carenza, il nostro organismo, per poterla produrre, utilizza le scorte di triptofano.
Treonina Aiuta nei casi di cattivo funzionamento dell’intestino, previene l’accumulo di grassi nel fegato, favorisce l’assorbimento delle sostanze nutritive.

Valina Normalizza l’equilibrio dell’azoto nell’organismo, é indispensabile per le funzioni mentali, neuronali e il coordinamento muscolare, la sua carenza provoca nervosismo, disturbi del sonno, squilibrio dell’azoto.
Triptofano Corroborante nelle depressioni e calmante negli stati di eccitazione, stimola il nostro organismo all’assunzione di cibi proteici, a discapito quindi di quelli ad alto contenuto di grassi e carboidrati, si rivela pertanto utile in diete dimagranti.
Metionina Essenziale per la formazione degli acidi nucleici (RNA - DNA), ossia del materiale genetico delle cellule, che determinano la formazione delle proteine del nostro corpo.
Dà origine inoltre a cisteina e cistina, potenti agenti disintossicanti, che rimuovono i metalli pesanti dall’organismo quando raggiungono livelli di tossicità. Partecipa inoltre al trasporto di antiossidanti che inibiscono la formazione di radicali liberi.

Gli aminoacidi ramificati.

Aminoacidi ramificati La formulazione degli aminoacidi ramificati è universalmente conosciuta come una delle più efficaci, sia a fini energetici che plastici.
Sono quindi un integratore di confine che consente notevoli vantaggi.
Sarà infatti molto più chiaro, quando parleremo del prodotto aminoacidico glucogenetico, come gli aminoacidi ramificati siano determinanti per attivare quel processo energetico che si svolge fra muscolo e fegato, che porta il nome di "ciclo aminoacidi ramificati - Alanina".
Il TRIS di AMINOACIDI RAMIFICATI è composto da L-ISOLEUCINA
L-LEUCINA ed
L-VALINA;
la loro presenza rappresenta circa il 20% di tutte le proteine muscolari.

Ci sono molteplici studi che tendono a stabilire quale sia il rapporto ideale fra i tre aminoacidi ramificati.
Una delle tendenze più affermate è quella che vede il rapporto seguire la formula 2-1-1, un rapporto che sembra il migliore per rispettare un corretto equilibrio nell'azione sinergica del composto.

La prerogativa plastica di questi aminoacidi è data dalla loro capacità di essere catabolizzati direttamente dal muscolo; quindi il loro metabolismo non coinvolge in modo considerevole il fegato.
Anzi, la L-LEUCINA svolge un importante ruolo inibitore nella formazione di urea a livello epatico.

Durante la prestazione sportiva e nella prima fase del recupero, la sintesi proteica è notevolmente rallentata a favore di una "degradazione".
Questa degradazione avviene per vari motivi, ricercabili nel calo insulinico, nell'aumento delle catecolamine, nell'autolisi di strutture proteiche alla ricerca di alanina e aminoacidi ramificati (da riconvertire poi in energia, come vedremo in parlando dei glucogenetici).
Nella seconda parte del recupero (dopo circa 20') si apre la cosiddetta "finestra degli aminoacidi", dove le proteine vengono ricostruite captando gli aminoacidi dal sangue, soprattutto a carico (90%) dei ramificati.

Con l'utilizzo del composto di aminoacidi ramificati abbiamo quindi una situazione ANABOLICA di stimolo alla sintesi proteica e come precursori delle proteine muscolari.
A questa si affianca una funzione ANTICATABOLICA inibitrice della "lesione" proteica tipica da sforzi intensi e prolungati.
Sono inoltre avallate da diversi studi le loro funzioni di:

• STIMOLO PER L'INNALZAMENTO DEI LIVELLI DI TESTOSTERONE;
• COMPETIZIONE, a livello di assorbimento della barriera ematoencefalica, con il TRIPTOFANO, un aminoacido precursore della SEROTONINA.
La serotonina è un ormone che determina sonnolenza, calo dell'attenzione, senso di affaticamento;
• Formazione di GLUTTAMINA, che è un'altra importante sostanza disintossicante che favorisce l'eliminazione dell'ammoniaca prodotta durante il lavoro muscolare.
Glutamina.

Glutammina Amminoacido glicogenetico dominante nel sangue.
Il cervello ha una composizione amminoacidica costituita per il 50% da acido glutammico, il quale capta l’ammoniaca trasformandosi in glutammina
La glutammina è l’unico amminoacido in grado di attraversare la barriera ematoencefalica.
La glutammina, attraverso la formazione dell’acido glutammico contribuisce alla formazione dell’acido amminobutirrico, il quale favorisce la neurotrasmissione e l’azione miorilassante.

La glutammina ha un ruolo importante nei casi di intossicazione da alcool e da ammoniaca prodotta da un’eccessiva assunzione di proteine.
Infatti la sua carenza crea manifestazioni di stanchezza psicofisica, come in allenamenti lunghi ed intensi.
Gli atleti e coloro che svolgono attività fisiche intense sono soggetti ad una carenza di tale amminoacido.
L’acido glutammico e la glutammina sono inoltre presenti nei tessuti muscolari, nel fegato e nei reni.
La glutammina, presente normalmente nei muscoli nella percentuale del 6-7%, quando non viene reperita nell’organismo, viene recuperata dalla degradazione delle proteine muscolari.

La glutammina svolge anche un’azione disintossicante a livello muscolare favorendo lo smaltimento delle tossine accumulate durante gli allenamenti intensi, essa inoltre favorisce l’azione immunitaria.
Gli atleti sovrallenati, quindi carenti di questa sostanza sono più esposti alla possibilità di contrarre infezioni.
La glutammina ha proprietà anticataboliche e di stimolo nella sintesi proteica muscolare, ha una notevole capacità come stimolatore per la formazione di massa magra.
Creatina.

Creatina E’ una sostanza che ricopre un ruolo fondamentale nella contrazione muscolare, spesso si trova legata ad un gruppo fosforico (creatinfosfato).
La creatina è indispensabile per il ciclo energetico ADP - ATP.
La necessità di utilizzare grandi quantità di ATP per unità di tempo giustifica il ricorso all’integrazione di creatina monoidrato (la legge ne permette l’assunzione di 6 grammi al giorno) che nell’organismo verrà convertita in creatinfosfato, che non è assimilabile per via orale.
Il creatinfosfato carica l’ADP (adenosindifosfato) cedendogli il gruppo fosfato e trasformandolo in ATP.

L’ATP, nel fornire energia perde un gruppo di fosfato ritrasformandosi in ADP che potrà essere di nuovo caricato per effetto del creatinfosfato.
La creatina è presente in piccole quantità nella carne, ma l’integrazione (nei dosaggi previsti dalla legge) è consigliabile in tutte le specialità sportive in cui necessità un elevato turn over dell’ATP.

L’assunzione di creatina monoidrato comporta:
-aumento del contenuto totale di creatina nel muscolo;
-aumento della quantità di ATP utilizzabile;
-aumento della potenza anaerobica alattacida;
-aumento della capacità tampone con miglioramento della capacità di neutralizzare l’acido lattico (prestazioni lattacide ed aerobiche ad elevata intensità);
-aumento della risintesi di creatinfosfato nel muscolo.
modo d'uso: per i primi 20 giorni (dose di carico) 15-20 grammi al giorno,i restanti giorni 5 grammi da sciogliere in succo di frutta.

OKG L'alfa-chetoglutorato di ornitina.

OKG L'alfa-chetoglutorato di ornitina è un sale formato da due molecole di ornitina e una molecola di alfa-chetoglutorato.
Una recente ricerca ha evidenziato come la combinazione di ornitina e di a-chetoglutorato modifichi il metabolismo aminoacidico in modo che non si verifica quando le due sostanze sono date da sole.
Benefici L'OKG ha una riconosciuta funzione stimolatrice e ricostruttiva che lo rende oggetto di recenti studi clinici. Si è infatti rilevato utile per vari motivi:
L'OKG aumenta la secrezione insulinica in soggetti sani e malati, aumento che probabilmente non deriva da un’azione diretta dell’ornitina sulla secrezione pancreatica.

L'OKG aumenta la sintesi della glutammina con conseguente innalzamento della soglia di fatica;         la glutammina è un aminoacido glucogenetico !
Un ricerca ha mostrato che, nella fase immediatamente seguente a un’operazione, un’alimentazione completamente parenterale (per mezzo di iniezioni o comunque per via diversa da quella gastro-intestinale), ma integrata con OKG, contrastava il calo di glutammina libera nei muscoli, cosa che invece non si verificava con l’integrazione di BCAA.

Il corpo può formare glutammina sia dall’ornitina che dall’alfa-chetoglutorato.
Studi su animali dimostrano che l’OKG per bocca aumenta la glutammina nel muscolo e ne riduce il catabolismo.
La stessa azione ha su pazienti chirurgici o ustionati per cui si può dire che è un agente fortemente anti-catabolico. (vd. sotto)
L'OKG favorisce ed aumenta ampiamente il rilascio dell’ormone della crescita, produce il rilascio di GH sia in soggetti sani che malati, in maniera ben superiore a qualsiasi altro composto.

L'OKG funziona anche come precursore per la gluconeogenesi ,
può essere trasformato in BCAA o BCKA, in glutammato e in glutammina e di conseguenza è prezioso per l’eliminazione (disintossicazione) dell’ammoniaca.
L'OKG è un sostegno del sistema immunitario.
Alcuni ricercatori, in uno studio sui topi con ustioni, conclusero che l’integrazione di OKG rivela delle proprietà immunomodulatorie in grado di migliorare i meccanismi di autodifesa.

L'OKG ha un effetto anticatabolico/anabolico e provoca un un aumento della sintesi proteica.
A seconda dello stato metabolico, il trattamento con OKG fa diminuire il catabolismo delle proteine nei muscoli e/o aumenta la sintesi.
Le numerose sperimentazioni cliniche e di laboratorio hanno dimostrato gli effetti di tipo anabolico dell’integrazione di OKG (aumenta la ritenzione d’azoto e quella della massa corporea magra) nei pazienti che si stavano riprendendo da ustioni, traumi e altre condizioni associate con un catabolismo muscolare anormale.
Di recente è stato visto come l’OKG faccia innalzare in maniera incredibile i livelli ematici del fattore di crescita insulino-simile (IGF-1), uno dei più importanti fattori di crescita anabolici.

L’OKG è largamente presente nelle diete cliniche per i suoi effetti anabolici.
Comunque, a tutt’oggi, il suo meccanismo d’azione non è completamente chiaro.
L’arginina è il prodotto finale dell’ornitina nel ciclo dell’urea, perciò l’OKG può aggiungersi all’arginina disponibile per il rilascio del GH.
In casi di grave catabolismo muscolare, come quello causato da un sovrallenamento, l’arginina può diventare un amminoacido essenziale.
L’ornitina disponibile verrebbe quindi usata per creare una riserva per proteggere una muscolatura.

Salute e L’OKG è stato usato con successo dalla via di somministrazione enterale e parenterale in pazienti con ustioni, traumi, tumori, in quelli che avevano subito un intervento chirurgico, oltre che nei casi di malnutrizione cronica (Cynober, Silk).
Inoltre l’OKG promuove la cicatrizzazione delle ferite. Nei bambini che venivano nutriti a casa, per endovena, delle alte dosi di OKG hanno determinato un miglioramento dello sviluppo.
Su pazienti diabetici con gravi ustioni (dove normalmente viene usato il GH che non si piò usare con loro) viene utilizzato l’OKG che induce probabilmente un aumento della tolleranza al glucosio.

Dosaggi
Le dosi efficaci vanno dai 4 agli 8 grammi al giorno da distribuire nelle 24 ore e soprattutto prima di dormire, per periodi di 4/6 settimane. Con dosaggi inferiori ai 4 grammi non si ha nessun beneficio.
Sono ben documentate la sicurezza e la tollerabilità.
Perché prendere l’OKG al posto di usare direttamente la glutammina ?
L’ammoniaca è tossica per l’organismo, negli atleti più è alto il livello creatasi durante l’esercizio, più scarso è il rendimento.

Maggiore è l’uso di glutammina maggiore è l’abbattimento di ammoniaca. Ma se non è tenuta rigorosamente asciutta, la polvere di glutammina si degrada in ammoniaca e acido piroglutammico.
Si degrada anche in soluzione se si tarda solo alcuni minuti a berla e perfino nello stomaco.
Di conseguenza la glutammina non viene usata in pazienti in attivo catabolismo in quanto aumenta il carico di ammoniaca, pregiudicando la ripresa.

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