PalCap System
Istruttrice Mirella
Personal Trainer
Personal Trainer Carlo
Corso Pilates e O.m.A Martedì-Giovedì
      2/5/2024 ::  Index ::  Home ::  Corsi ::  PalCap Pedana Vibrante kg al mese
:: Carlo :: Mirella bela berto
berto
PERSONAL TRAINER - DIETE
Dieta ABCDE.

La dieta ABCDE (Ciclo anabolico di dieta ed esercizio). Questo tipo di dieta è stata ideata da un endocrinologo e bodybuilder, di nome Torbjon Akwrfeldt. E’ basata sul fatto che le nostre funzioni corporee sono determinate dalle abitudini dei nostri più antichi antenati, che erano cacciatori o raccoglitori.
Essi avevano una dieta caratterizzata da periodi di assunzione di basse calorie e periodi di assunzione di alte calorie. Quando cacciavano e riuscivano ad uccidere un animale, si cibavano di carne per una o due settimane, mangiando abbondantemente.

Quindi, il cibo si esauriva. Se avevano la sfortuna di non riuscire a catturare alcuna preda, essi dovevano sopravvivere grazie ad una dieta ipocalorica fino alla successiva caccia. Queste variazioni hanno determinato un metabolismo estremamente flessibile, per adattarsi a periodi alimentari differenti.
Durante un periodo di restrizione calorica, l’attività degli enzimi preposti all’immagazzinamento aumenta, mentre quella degli enzimi che favoriscono l’utilizzazione dell’energia diminuisce.I nostri geni non si sono evoluti molto negli ultimi 10000 anni
.
Quindi le abitudini alimentari più antiche si possono adattare anche al giorno d’oggi.Il primo passo è seguire una dieta ipercalorica per due settimane.Il corpo umano è stato programmato per immagazzinare efficacemente l’eccesso di energie quando è nutrito al di sopra delle sue necessità, in modo da resistere ai periodi di carestia che i nostri antenati dovevano affrontare. Questo sistema alimentare produce un aumento di molti ormoni responsabili dello sviluppo muscolare.La fase ipercalorica provocherà un incremento dei i livelli di IGF-1, di testosterone e d’insulina, che aiuteranno alla costruzione muscolare.

L’aumento di tali ormoni comincia a diminuire dopo 2 settimane di sovralimentazione. Per fare risalire i livelli ormonali, è necessario ingannare l’organismo facendogli credere che bisogna immagazzinare più calorie come tessuto muscolare.Quando c’è un drastico cambiamento nella dieta, il corpo reagisce subito e con efficacia.Il corpo continuerà ad usare l’energia efficacemente e comincerà a bruciare notevolmente il grasso, data la quantità di calorie inferiore ai fabbisogni di mantenimento.

Dieta ABCDE''Anabolic Burst Cycling Of Diet and Exercise.

Ma dopo due settimane di dieta, il corpo ricomincerà ad adattarsi: si accorgerà che sta ricevendo meno calorie e comincerà a risparmiare le fonti energetiche per abituarsi alla mancanza di calorie che sta ricevendo.
Quando si continua un ciclo del genere, si passa attraverso due settimane di sottoalimentazione per la perdita del grasso, e due settimane di sovralimentazione, per la costruzione muscolare.

Durante la fase ipercalorica è consigliabile evitare le attività aerobiche e dedicarsi a sedute di allenamento estremamente intense.
In questa fase, i livelli di energia, forza e recupero aumentano, rendendo in grado un soggetto di allenarsi con più frequenza e con maggior volume.
Durante la fase ipocalorica invece si cerca di perdere più grasso possibile, mantenendo al minimo il catabolismo muscolare.
Nella fase di dieta è necessario includere 3 o 4 sessioni d’aerobica a settimana di circa 40 min.
Il momento migliore per farlo è al mattino a digiuno.

I workout coi pesi dovrebbero essere limitati a 2 o 3 volte a settimana, ad un’intensità moderata (3 serie da 8-10 ripetizioni). Le ripetizioni negative devono essere evitate.La dieta ABCDE ha un grosso potenziale, permette infatti di guadagnare molta massa in poco tempo; purtroppo ciò implica anche un aumento di grasso che deve essere rimosso.Si incomincia come una fase ipercalorica di 14 giorni nella quale si assumono dalla 4000kcal alle 5000kcal.
In questa fase i principali ormoni anabolici subiranno un 'impennata, facendo guadagnare molta massa.
Ma il corpo dopo 14 giorni si abituerà a questa nuova situazione e la produzione di ormoni calerà.
A questo punto sono necessari 14 giorni a regime ipocalorico (1500kcal- 2000kcal) nei quali si eliminerà il grasso "guadagnato" e si prepareranno le basi per l' inizio di un nuovo ciclo ipercalorico.
Chetoni.

Gli acidi grassi liberi alimentari e i trigliceridi diventano la principale fonte di energia del corpo.I trigliceridi vengono disgregati in acidi grassi liberi e poi in chetoni, una fonte che le cellule del corpo possono usare per produrre energia. Riassumendo, gli acidi grassi liberi e i chetoni prendono il posto del glucosio e i trigliceridi si comportano come il glicogeno.Quando i carboidrati sono la fonte principale di energia per il corpo, il corpo produce l’insulina per processarli e immagazzinarli.

Ciò è assolutamente positivo ma, come abbiamo detto precedentemente, uno dei problemi dell’insulina è che attiva gli enzimi lipogeni (produttori di grasso) del corpo e diminuisce l’attività degli enzimi lipolitici.
Questo conduce a un maggiore immagazzinamento di grasso corporeo e a un minor consumo del grasso immagazzinato.
Con la dieta con più grassi e pochi carboidrati si verifica esattamente il contrario.
Dopo aver effettuato la “transizione metabolica” dall’essere una macchina brucia carboidrati all’essere una macchina brucia grassi, la lipogenesi diminuisce e la lipolisi aumenta.

State bruciando il grasso come carburante principale e, invece di usare il glicogeno o disgregare proteine preziose, brucerete il grasso presente nel corpo per produrre l’energia necessaria.
Ciò può avere un grosso impatto sul grasso corporeo complessivo e adesso la ricerca ha cominciato a documentare il fatto che mentre si segue una dieta con più grassi e pochi carboidrati, la perdita di peso è dovuta quasi esclusivamente alla perdita di grasso corporeo.

In uno studio sul peso ideale degli esseri umani è stato scoperto che le diete con più grassi erano accompagnate da un effetto lipolitico (brucia grassi) molto forte.In un altro studio che si è concentrato sui soggetti obesi è stato scoperto che, quando venivano proposte delle diete con molti carboidrati e relativamente pochi grassi o delle diete con pochi carboidrati e relativamente molti grassi, i soggetti che seguivano le diete con meno carboidrati perdevano molto più grasso.

La dieta Chetogenica''Alimentazione iperlipidica.

Sebbene il pensiero comune affermi che la dieta con più grassi rende le persone ovviamente più grasse, in realtà i soggetti dello studio hanno perso più peso con la dieta iperlipidica. Può sembrare pazzesco, ma il corpo funziona così.
Contrariamente a quello che crede la maggior parte delle persone, l’ossidazione dei grassi è regolata principalmente dall’assunzione di carboidrati piuttosto che dall’assunzione di grassi. Una volta passati a una dieta con più grassi e pochi carboidrati: i grassi non generano grasso.
Nonostante quello che sembra una dieta iperlipidica e ipoglucidica ben progettata, non fa accumulare grasso anzi lo elimina; L'obesià e da attribuire all'eccesso calorico, sedentarietà o ad alcune patologie del metabolismo.

Lo scopo della dieta Chetogenica prevede quindi l'utilizzo dei grassi e dei chetoni a scopo energetico.I corpi chetonici sono sottoprodotti acidi causati da alti livelli d'ossidazione degli acidi grassi, vale a dire la mobilitazione e la combustione di grandi quantità di acidi grassi come risorsa energetica (ecco quindi il nome Chetogenica).I principali combustibili del corpo sono i carboidrati, seguiti dai grassi, proteine e chetoni.
Se si segue una dieta a basso tenore di carboidrati il corpo dovrà attingere energia da altre parti; dato l'elevato quantitativo di proteine ingerito, la gluconeogenesi non avverrà sottraendo le proteine al tessuto muscolare, ma agli alimenti introdotti con l'alimentazione (perciò la massa muscolare non corre rischi); la maggior parte dell'energia sarà però ottenuta dai trigliceridi, dagli acidi grassi e dai chetoni.

La dieta Chetogenica è strutturata in questo modo: 5-6 giorni con pochissimi carboidrati, e un periodo di carico (1-2 giorni) dei carboidrati (circa il 60-70% della calorie totali). L'idea alla base di ciò è forzare il corpo a bruciare i grassi durante i giorni poveri di carboidrati e sostenere l'intensa attività fisica riempiendo le riserve di glicogeno durante il carico di carboidrati del fine settimana.
Durante la settimana le calorie saranno circa così suddivise: 5% carboidrati; 55% grassi; 40% proteine.

La dieta del futuro si baserà sul passato.

Certi ricercatori hanno messo in evidenza come con la nascita dell 'agricoltura, otto/diecimila anni fa, quindi con il conseguente consumo massiccio nella dieta di carboidrati, il nostro organismo ha reagito con varie malattie prima inesistenti, quali diabete ed obesita.
In ultima analisi non sarebbero i grassi a fare ingrassare ma i carboidrati in eccesso; uno studio scientifico degli anni cinquanta conferma questa tesi, infatti un gruppo di pazienti fu sottoposto prima ad una dieta ipocalorica di 1.000 calorie al giorno di cui il 90% proveniente dai grassi e poi furono sottoposti allo stesso regime calorico ma con il 90% delle calorie proveniente dai carboidrati.

Ebbene quando la maggior parte delle calorie proveniva dai grassi il gruppo perse una buona quota di massa grassa, mentre con il 90% di carboidrati non successe nulla.
Da questo studio, e da altri simili, ne viene fuori che il "nemico" da tenere sotto controllo, per rimanere e/o diventare magri, non sono i grassi ma l' insulina; che è si un potente ormone anabolico, ma che se non viene tenuto moderato ha una forte azione lipogenica.
Gli scienziati noti anche al mondo del fitness negli ultimi tempi ci hanno proposto delle diete da loro perfezionate che tengono conto proprio di questo, cito qui le più note come: la dieta a "Zona" del biochimico americano Barry Sears dove i carboidrati assunti giornalmente non superano il 40% e la "Dieta Metabolica" del dott. Mauro Di Pasquale dove si osservano 5 giorni settimanali a bassi carboidrati, intorno ai 30 grammi giornalieri, e 1-2 giorni di carboidrati alti. Vediamo ora perchè è importante il controllo dell 'insulina per avere il corpo magro che desideriamo.

Dopo un pasto prettamente glucidico, quello che per intenderci viene consigliato dai dietologi, dove più del 60% delle calorie giornaliere è riservata ai carboidrati, la glicemia (quantità di glucosio presente nel sangue) sale e l' insulina viene secreta per convertire parte del glucosio in glicogeno, che viene immagazzinato nel fegato e nei muscoli per future esigenze energetiche, e la rimanente quantità di glucosio, non avendo nessuna altra destinazione, in grasso corporeo.

Variazioni alimentari.

Adottando, invece, un regime alimentare ipoglucidico, iperlipidico e iperproteico la situazione ormonale cambia totalmente a favore della lipolisi (smaltimento del grasso); infatti questo regime alimentare massimizza la produzione/cooperazione tra di loro dei potentissimi ormoni: testosterone, GH ed insulina in modo da rassodare e modellare il corpo mentre si perde grasso.L' energia necessaria alle funzioni basi e a quelle per le varie attività fisiche sarà ricavata in modo diverso grazie allo "spostamento metabolico" del nostro organismo che passa dall 'essere una macchina brucia-carboidrati ad una brucia-grassi.

Infatti quando i carboidrati rappresentano la maggior parte della dieta il corpo semplicemente brucerà il glucosio dei carboidrati per trarne energia, mentre quando sono i grassi e le proteine a costituire la quota più abbondante della dieta l' energia sarà ricavata dagli acidi grassi liberi dell 'alimentazione e dall 'adipe immagazzinato nel corpo.

Questo avviene perchè una dieta ricca di grassi attiva gli enzimi lipolitici e riduce l' attività di quelli lipogeni, mentre una dieta ricca di carboidrati, con i suoi alti livelli di insulina, attiva gli enzimi lipogeni e riduce l' attività di quelli lipolitici.
Altro effetto importante dello "spostamento metabolico" è il risparmio delle proteine muscolari a scopi energetici, infatti il discorso sugli enzimi menzionato prima rende giustizia al fatto che il corpo brucerà molto di più i grassi di deposito che le proteine.

Questo invece non avviene nelle diete ad alti carboidrati dove gli enzimi lipolitici sono inibiti dall 'azione dell 'insulina e quindi se fosse necessaria una quota aggiuntiva di energia, dopo che il glucosio e il glicogeno sono esauriti, la via preferenziale sarà quella della scomposizione delle proteine muscolari in aminoacidi per la susseguente neoglucogenesi.

Regimi alimentari.

I regimi alimentari tipo dieta metabolica e simili, comunque caratterizzati dal basso consumo di carboidrati, sono anche compatibili con gli studi del dott. Peter J. D' adamo, noto ricercatore nell 'ambito della medicina naturopatica, che associa ad ognuno dei 4 gruppi sanguigni un tipo di alimentazione diversa per raggiungere il perso ideale e vivere sani e più a lungo. Infatti circa l'80-85% della popolazione mondiale appartiene al gruppo sanguigno 0 (zero), il più antico sulla scala evoluzionistica dei gruppi sanguini.

Questo gruppo ci è stato tramandato proprio dai nostri progenitori cacciatori che dalle proteine e dai grassi, della dieta prettamente carnea di cui potevano disporre, ricavavano tutta l' energia di cui avevano bisogno.
Ecco quindi un 'altra tesi scientifica, di tipo biologico/antropologico, che avvalora quella del basso consumo di carboidrati nella dieta
.
Concludendo mi chiedo, visto che le ricerche sul nostro passato di cacciatori oltre che fatto sviluppare sistemi di allenamento molto validi simili agli sforzi che facevano i nostri progenitori dotati di grosse masse muscolari, quindi con allenamenti del tipo breve/intenso/infrequente, hanno anche sviluppato queste nuove validissime teorie nutrizionali che sono sicuro avranno un enorme successo, chissà se in futuro per migliorare sempre di più la nostra forma fisica non torneremo a vivere nelle caverne con in mano una clava a inventare la ruota.

Palestra New Body Inn © 2013 Settembre :: login :: Contatti :: Personal Trainer :: Pedana vibrante :: Index