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PERSONAL TRAINER - ALLENAMNETI ISOTONICI
Allenamneti Isotonici

Lavorare con i sovraccarichi interessa una popolazione di atleti eterogenei che, in quanto tale, è spesso digiuna delle corrette tecniche di allenamento.
E’ quindi è compito dei preparatori far sì che ogni atleta sia istruito non solo sull’esecuzione del singolo esercizio, ma su come affrontare una completa seduta di condizionamento muscolare.
Esercizi aerobici come il joggin, la bicicletta, la camminata sportiva seguiti da esercizi calistenici e stretching preparano l’organismo al lavoro con i sovraccarichi.
I muscoli, le articolazioni e sistema circolatorio necessitano di un graduale adattamento al successivo allenamento.

In particolare, l’esercizio aerobico permette di convogliare una quota maggiore di sangue ai distretti muscolari, mentre gli esercizi calistenici, quali flesso estensioni a carico naturale, circonduzioni e slanci, consentono di aumentare la fluidità a livello del liquido sinoviale all’interno delle articolazioni e ciò facilita l’esecuzione dei movimenti.
Lo stretching infine risulta di fondamentale importanza nella fase di preparazione agli esercizi con sovraccarichi inoltre permette di allungare al massimo sia la struttura contrattile che la struttura elastica dei tessuti così il muscolo andrà meno facilmente incontro a stiramenti o strappi.

La tecnica di esecuzione più sicura è quella statica in cui il soggetto ricerca la massima posizione di allungamento e mantiene la posizione in cui avverte tensione ma non sensazione di dolore per periodi da 30” a un massimo di 60”.
Il risultato degli esercizi è quello di aumentare la mobilità articolare permettendo l’esecuzione di movimenti più ampi coinvolgendo inoltre tutte le articolazioni che sottoposte all’allenamento.
L’esatta esecuzione dello stretching permetterà di guadagnare una maggiore mobilità articolare ed elasticità muscolare; inoltre, completare la seduta di allenamento con esercizi di allungamento consentirà di ridurre il dolore muscolare che può insorgere al termine della seduta.

Stretching

Esistono delle tecniche dove la metodica è basata su contrazioni volontarie che precedono l’azione d’allungamento del muscolo, durante questa fase, gli organi tendinei del inviano dei segnali che provocano l’inibizione del motoneroneo facilitando il rilassamento del muscolo.
Questa tecnica prende il nome di facilitazioni propriocettive neuromuscolari, e si deve avvalere sempre di un'insegnante esperto per poter essere messa in pratica.
Molti atleti, spinti dalla fretta di eseguire allenamenti con sovraccarichi, tendono a dimenticare o ad escludere totalmente le fasi di riscaldamento; quindi il preparatore deve restare presente per evitare che l’atleta intercorra in lesioni muscolari.

Per quanto riguarda le macchine bisogna innanzitutto fare alcune considerazioni:
vantaggi:esse permettono l’isolamento dei gruppi muscolari evitando traumi muscolari e tendinei (nel caso siano ben costruite)
svantaggi:l’esecuzione del movimento non consente un buon utilizzo dei muscoli sinergici dell’agonista,quasi mai l’angolo del lavoro consente una esatta esecuzione.

Per quanto riguarda i bilanceri e manubri:
vantaggi: sono utili per lo sviluppo dei muscoli sinergici o coattivi permettono un vasto panorama di esecuzione di esercizi.
svantaggi: forte carico articolare mancanza di esatta esecuzione per alti carichi.
Inoltre si deve tenere in considerazione i termini di carico di lavoro, ovvero di volume e intensità e in alcuni casi si può parlare anche di densità
Nella prima fase d’esecuzione degli esercizi l’insegnante selezionerà un carico leggero che permetta di eseguire l’esercizio in perfetta tranquillità, curando inoltre l’esatta esecuzione.
Il movimento viene eseguito nella massima escursione articolare per quanto consentita, eseguendo correttamente la fase di respirazione, dove la regola è di espirare durante la fase attiva , inspirando nella fase di ritorno alla posizione iniziale ( esempio: distensione su panca -espirare nella spinta - inspirare nella fase di riposo)
Respirazione

Nella prima fase d’esecuzione degli esercizi l’insegnante selezionerà un carico leggero che permetta di eseguire l’esercizio in perfetta tranquillità, curando inoltre l’esatta esecuzione.
Il movimento viene eseguito nella massima escursione articolare per quanto consentita, eseguendo correttamente la fase di respirazione, dove la regola è di espirare durante la fase attiva ( spinta o trazione ), inspirando nella fase di ritorno alla posizione iniziale ( esempio: distensione su panca -espirare nella spinta - inspirare nella fase di riposo)

Si deve fare attenzione da evitare di eseguire l’esercizio in apnea, perché ciò può essere pericoloso visto l’aumento della pressione intratoracica riduce il ritorno di sangue al cuore provocando un considerevole aumento della pressione arteriosa sistolica.

Per quanto concerne la velocità d’esecuzione, possiamo dire che essa varia in funzione dell’allenamento, mediamente essa deve permettere di compiere una ripetizione in 4-6” di cui 1-2” nella fase concentrica e 3-4” nella fase eccentrica.
In questo modo l’atleta dovrebbe essere capace di controllare bene la macchina o il peso, avendo la capacità di bloccare il movimento in tutte le sue fasi.
Un’esecuzione lenta dell’esercizio, diminuisce i rischi a carico di muscoli, tendini e legamenti.
Inoltre, la bassa velocità di esecuzione rende più omogenea la tensione esercitata dal muscolo durante il movimento, mentre nel caso di esecuzioni veloci, lo sforzo è concentrato nella fase iniziale quando l’atleta deve imprimere una accelerazione che viene trasformata in inerzia.
Per questo si consiglia di riservare agli atleti le tecniche basate sull’esplosività del movimento.
La principale risposta ad un allenamento con sovraccarichi consiste in un aumento della struttura proteica muscolare che, stimola anche le strutture ossee, legamentose e tendinee in cui si verifica una maggior produzione di collagene che accresce la resistenza strutturale del sistema osteo-muscolare.

La tecnica allenamento con i sovraccarichi

Gli allenamenti con sovraccarichi possono creare benefici a tutti gli organi ed apparati del corpo, l’aumento della massa muscolare aumenta il metabolismo, perché il tessuto muscolare richiede più energia del tessuto adiposo.

In base alle ricerche effettuate si è riscontrato che dopo il ventesimo anno di età un soggetto sedentario perde circa 1 kg ogni 4 anni di massa muscolare, mentre è stato evidenziato un incremento di 1-1,5 kg in più in soggetti in età media sottoposti ad un lavoro di allenamento della forza.
Negli allenamenti della forza il sovraccarico può assumere diverse valutazioni.

Carico concentrico i capi articolari si avvicinano
Carico eccentrico i capi articolari si allontanano (lavoro con capacità di carico maggiore della forza d’un atleta)
Carico reattivo è una combinazione cedente-superante, sfrutta il prestiramento.
Carico isocinetico lavoro velocità costante .
Carico isometrico i capi articolari rimangono alla stessa distanza.
La distribuzione dei carichi si basa su:

Numero delle ripetizioni.
Numero di serie.
Tempo di recupero.
Velocità d’esecuzione.
Frequenza delle sedute settimanali.
Durata ciclo lavoro.


Lavoro sulla velocità di esecuzione.

Innanzitutto il lavoro di pesistica influisce solo sulla forza:
Metodi d'allenamento

forza massimale - forza resistente - e indirettamente sulla forza veloce, ciò significa che i pesi sono ininfluenti sulla rapidità e velocità intese come qualità pure, poiché il sollevamento richiede un tempo di esecuzione superiore all’esercizio senza carico.
I muscoli sono composti da fibre veloci (contrazioni in tempi brevissimi) e fibre lente (tempi di contrazioni più lenti).

Un allenamento di atleti de condizionati deve comportare delle velocità di esecuzioni medio-basse, ovvero ogni movimento dovrebbe durare 2” in fase concentrica e circa 4” in fase eccentrica , con questa velocità si potrà ridurre gli effetti dell’inerzia, sottoponendo il muscolo ad un lavoro più costante, contribuendo inoltre ad aumentare le capacità di reclutamento dell’attività neurale che sono alla base di un inizio di incremento della forza.
Altro fattore importante del movimento in esame è la diminuzione del rischio d’infortuni alle strutture capsulo-legamentose.

Per quanto riguarda le metodologie di allenamento possiamo prenderne in esame alcune:
metodi degli sforzi ripetuti: utilizzo carichi 85/70%ripetizioni da 5/7 a 6/12.
metodo degli sforzi massimali:utilizzo carico 90/95% ripetizioni da 2/4 serie 5/8 recupero totale, seduta di allenamento da eseguire con moderazione.

metodo sforzi dinamici:
utilizzo carico 60/65% oltre le 15 ripetizioni
metodo dei contrasti: utilizzo carichi 60/30% ,70/35% alternanza carichi elevati con carichi meno elevati ciò dovrebbe permettere una più agevole trasformazione della forza massima acquisita in forza rapida naturale.

metodo piramidale:
utilizzo dei carichi partendo 75% circa con una base di 4/6 ripetizioni e aumentare il carico fino al 95/100% il lavoro richiede tempi di recupero totali, inoltre i avori a piramide sono divisi a base stretta, o a base larga ed inversa (carichi discendenti ).forza:

Intensità

circuito trainiig: si scelgono una serie di esercizi di alcuni distretti muscolari, facendo attenzione di evitare esercizi consecutivi dello stesso gruppo muscolare .
Ad ogni esercizio si eseguono dalle 10 alle 30 ripetizioni o 15/30” d’esecuzione esercizio.
Il circuito training può essere adattato per le seguenti qualità: 70/80% carico 6-8 ripetizione per la forza; 50/60% carico 10-15 ripetizioni per la forza veloce; 40/50% carico 20-30 ripetizioni per la resistenza.
I lavori che seguono sono quasi tutti mirati ad uno stimolo massiccio dell’ipertrofia muscolare, dando senz’altro beneficio sia per la forza sia per la resistenza.

cheating letteralmente il significato è “barare “ questo si basa su un sistema di lavoro ad esaurimento dove si continua con la serie con movimenti balistici che consentano di superare il “ punto morto” del sollevamento

burn “bruciore “ riferito alla sensazione muscolare che ne deriva.
Quando il movimento completo risulta impossibile per la stanchezza, si prosegue con movimenti lenti e controllati.
Set a scalare portata la serie ad esaurimento, si alleggerisce velocemente il carico e si prosegue.

Rest- pause Il carico viene sollevato per una serie di ripetizione, si recupera 10” e si ripete nuovamente, altri 20” altre alzate fino ad esaurimento.
Dopo 2 serie di alzate massimali il carico viene alleggerito per consentire al sollevatore di proseguire.

Super serie si tratta di lavorare con due esercizi eseguiti in rapida successione, senza riposo, di solito si usano muscoli agonisti e antagonisti.

Strategie

Infine per la costruzione di un allenamento si può evitare una suddivisione che divide i programmi in speciali o generali
I primi sono rivolti per atleti che con il lavoro dei sovraccarichi il miglioramento di qualità connesse con l’attività sportiva specifica
Per quanto riguarda i programmi finalizzati al miglioramento della condizione si prendono in esame i seguenti concetti:
selezionare gruppo muscolare
  • utilizzare macchine isotoniche
  • avere preferibilmente macchine poliarticolari
  • inizio sedute di allenamento con grossi gruppi muscolari
  • inserire sempre lavoro addominale
  • rispettare tempi di recupero fra 1 e 2 minuti
  • prevedere almeno 3 sedute settimanali
  • mantenere le ripetizioni su 8/12 e serie da 1-4
  • aggiornare costantemente le tabelle di allenamento e possibilmente cambiare continuamente lavoro dei distretti muscolari facendo riferimento al lavoro di condizionamento muscolare la quantità di lavoro deve essere tenuta in maggior conto dell’intensità .per migliorare le qualità muscolari si potrà ricorrere a variazioni di esercizi o alla metodica del CircuitTraininig, che non essendo specifico per il miglioramento della forza, è senz’altro una soluzione valida per cercare di mantenere un condizionamento generali.
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